Diversi scienziati hanno avviato delle ricerche per capire come si comporta il coronavirus e grazie ai mini organi creati in laboratorio hanno visto come il virus distrugge l’organismo. Queste sperimentazioni hanno anche lo scopo di trovare dei farmaci efficaci nella cura contro l’infezione da SarsCov2, ad esempio hanno scoperto che il medicinale antitumorale Imatinib riesce a eliminare il virus nei mini polmoni.
I mini organi, chiamati organoidi, vengono coltivati in vitro a partire dalle cellule staminali. Dopo solo poche settimane si trasformano e si comportano come degli organi veri e propri. Questo è un sistema che ha ridotto il numero di ricerche che normalmente vengono effettuate sugli animali da laboratorio e anche i costi.
Con le cellule staminali si riescono a riprodurre tutti gli organi umani come il fegato, i polmoni, i reni e l’intestino.
In questo ultimo periodo numerose riviste scientifiche come Nature e Cell hanno pubblicato svariati studi di vari gruppi di ricerca che in particolare si sono occupati della realizzazione di organoidi per comprendere in modo più efficace il comportamento del virus nei diversi organi.
C’è chi ha sviluppato mini bronchi con quattro differenti tipi di cellule, come l’università di Kyoto, e hanno constatato che il virus danneggia le cellule staminali che sostengono le cellule del tessuto bronchiale.
Poi c’è chi si è occupato di capire come il COVID-19 si diffonde in molti organi. Sono riusciti a dimostrare che il virus è in grado di spingersi all’interno dei vasi sanguigni e di conseguenza, trasportato dal sangue, riesce a muoversi in tutto l’organismo infettandolo.
Riproducendo gli organoidi di polmoni hanno potuto constatare che il coronavirus annienta determinate cellule ma ancora devono capire da cosa viene provocata questa reazione e inoltre hanno visto che causa la produzione di proteine (chemochine e citochine) che porta alla “tempesta immunitaria” che può essere letale.
Per alcuni scienziati questo tipo di studi presenta ancora dei limiti perché non sono ancora in grado di riprodurre in maniera esatta le interferenze, la diafonia e le disarmonie che avvengono tra gli organi all’interno del corpo. Ciò comporterebbe che le ricerche dovrebbero essere poi confermate tramite campioni di animali e studi clinici.